Martedì 11 gennaio 2022

LE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE DI BILANCIO 2022 in materia di fisco, lavoro, imprese, bonus edilizia e incentivi per l'acquisto della casa

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Avvio della riforma fiscale con la riscrittura della curva Irpef e  contestuale passaggio da cinque a quattro scaglioni, rafforzamento delle detrazioni per lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi. Stop per altri 12 mesi per Plastic e Sugar Tax; rafforzamento del fondo di garanzia per le Pmi e  prolungamento dei bonus legati a Transizione 4.0.

Sono queste alcune delle importanti novità contenute nella legge di bilancio 2022. E non solo.
Con il provvedimento  viene rifinanziata  per euro 900 milioni, fino al 2027, la “Nuova Sabatini” e ripristinata l’erogazione in più quote, con la possibilità di ricevere l’intero importo in un’unica tranche, con il fine di favorire la liquidità delle aziende.
Il credito d’imposta per i beni tecnologici 4.0 (l’ex “iperammortamento”) viene prorogato al 2025 nella misura del 20% per la quota di spesa fino a euro 2,5 milioni, del 10% tra euro 2,5 e 10 milioni e del 5% oltre euro 10 milioni e comunque fino a euro 20 milioni.

Il 2022 sarà, invece, l’ultimo anno utile per usufruire del credito d'imposta per i beni strumentali tradizionali (l'ex “superammortamento”), con aliquota al 6%.

Abbiamo pubblicato una circolare che, con l’ausilio di schede sintetiche, strutturate per argomenti (fisco, lavoro, incentivi imprese, casa e bonus edilizia), opera una attenta selezione, privilegiando l’analisi di tutte le novità di interesse professionale. Il tutto qualificato dai riferimenti legislativi.


DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi precedenti) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro. In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.
    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Procuratore generale dell’impresa

    A differenza dell’institore, i semplici procuratori hanno il potere di compiere gli atti pertinenti all’esercizio dell’impresa, ma non sono preposti ad essa. Quindi non hanno autonomia né potere direttivo, ma mansioni esclusivamente esecutive. La gestione dell’impresa è tenuta dal titolare stesso o dall’institore, i quali si servono per porre in essere gli atti già da loro deliberati dell’opera dei procuratori, sia nell’ambito dell’intera impresa, sia in un ambito circoscritto (settore di affari). 
    La legge estende ai procuratori unicamente le norme già esaminate sulla pubblicità della procura, delle sue limitazioni e della revoca (art. 2209 c.c.).

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    Modello di ricorso tributario 2025 che tiene conto di gran parte delle modifiche emergenti sia nello Statuto dei diritti del contribuente sia nel D.lgs n 546/1992

    La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
    In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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