Venerdì 1 luglio 2022

MODELLI E FORMULE per la costituzione e la gestione degli Enti del Terzo settore

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Nel 2022 è entrata a regime la riforma del Terzo Settore. Per supportare operatori e professionisti, le formule e i modelli proposti dedicati al Terzo Settore e all'Impresa Sociale  contengono gli elementi indispensabili per la fase costitutiva e gestionale degli stessi.

Il 23 novembre scorso  è stato inaugurato  il Registro Nazionale, telematico e pubblico. Nel Registro si possono iscrivere le Organizzazioni non Profit.

Chiariamo, subito, che l'ingresso nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore non è obbligatorio.
Chiariamo, inoltre, che le opportunità offerte sono tante e tali da dissipare eventuali perplessità da parte dell'Ente. Infatti, con l'accesso si accede alle nuove agevolazioni fiscali previste dalla riforma del Terzo Settore e al riparto del cinque per mille dell'Irpef destinato al "volontariato".

Il Registro risponde al principio di trasparenza. Un ulteriore favorevole requisito perché risponde all'esigenza di tutti gli interessati che intendano conoscere specificità e caratteristiche degli Enti del Terzo Settore. In esso saranno contenute, non solamente le informazioni di base dell'Ente, (quali la denominazione, la forma giuridica, la sede legale, la data di costituzione, il codice fiscale) ma anche rilevanti notizie e dati, quali l'oggetto dell'attività di interesse generale svolta, le generalità del rappresentante legale e dei soggetti che ricoprono cariche sociali, le modifiche dello Statuto e soprattutto i Rendiconti economici e sociali dell'Ente.

Abbiamo pubblicato dei modelli e formule, suddivisi per tipologia di Ets (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali, associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni, centri di servizi di volontariato e gestione amministrativa dell'ente), che rappresentano un utile strumento di lavoro per I professionisti e i responsabili degli Enti che dovranno gestire tali nuove tipologie di soggetti.

I modelli e le formule pubblicati sono aggiornati  tenendo conto delle seguenti novità:

  • D.M.  del 19 maggio 2021 n. 107 con il quale il Ministero del Lavoro ha stabilito i criteri e i limiti ai fini dell'esercizio delle attività diverse da parte degli Ets.
  • Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro del 26 ottobre 2021, n. 561 che ha reso operativo (dal 23 novembre 2021) il RUNTS.
  • Decreto c. d. "Milleproroghe" (articolo 3, D.L. 30 dicembre 2021, che ha  prorogato al 31 luglio 2022 il termine per lo svolgimento delle assemblee online e l'uso degli strumenti di partecipazione, anche se non previste nello statuto, delle società, imprese private, associazioni e fondazioni.
  • D.M. 6 ottobre 2021 emanato dal Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero del Lavoro che disciplina gli obblighi assicurativi nei confronti dei volontari degli Ets.
  • Commissione Terzo Settore del Consiglio Notarile di Milano con tre massime - la n. 9, 10 e 11 - emanate il 23 novembre 2021.
  • Decreto "Semplificazioni" (articolo 66 del D.L. del 31 maggio 2021 n. 77) che ha introdotto un'ulteriore proroga per gli Ets chiamati ad adeguare, con le maggioranze ordinarie, i propri statuti alla riforma del Terzo Settore.
  • Legge n. 234 del 2021 (Legge di bilancio per il 2022 ).
  • D.P.C.M. del 23 luglio 2020 sulla disciplina del cinque per mille dell'IRPEF che può essere destinato anche agli Ets.
  • Decreto del Ministero del Lavoro del 15 settembre 2020 n. 106 che attua il RUNTS e Decreto del Ministero del Lavoro  26 ottobre 2021 n. 561 che fissa la data di operatività dello stesso RUNTS.
  • Decreto Ministero del Lavoro 5 marzo 2020, n. 39 (Adozione schemi di bilancio).
  • Principio Contabile OIC 35 del 3 febbraio 2022
     

CLICCA QUI per accedere ai modelli e formule pubblicati e QUI per accedere all'area dedicata agli Enti del terzo settore.


DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Formulario del professionista d’impresa

    Formulario del professionista d’impresa

    Il formulario del professionista d’impresa, guida, in maniera pratica ed efficace, alla stipula delle diverse tipologie di contratti, quali l’affitto d’azienda, l’agenzia, l’assicurazione e l’associazione in partecipazione per citarne alcuni. 
    L'opera raccoglie un'ampia varietà di formule relative alla gestione della vita d’impresa e, grazie al suo taglio pratico, offre un ausilio indispensabile per orientare gli operatori del settore in una materia connotata da un crescente grado di complessità per effetto dei ripetuti interventi del legislatore e delle continue elaborazioni giurisprudenziali.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l. e Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Costituzione fondo patrimoniale da parte dei coniugi

    Il fondo patrimoniale è disciplinato dagli artt. 167-171 del codice civile, che lo definisce come un complesso di beni determinati che realizzano un patrimonio di destinazione.

    Questo istituto è stato introdotto nell’ordinamento nazionale con la riforma del diritto di famiglia del 1975, L. 151, andando a sostituire il “patrimonio familiare”, che era disciplinato dall’art. 177 del codice civile.
    Esso può essere costituito da uno o da entrambe i coniugi, o da un terzo ed è destinato dal titolare a garantire e soddisfare i bisogni della famiglia.
    La soddisfazione di tali bisogni avviene attraverso i frutti, che derivano dall’impiego dei beni costituiti in fondo patrimoniale.
    Attraverso questo strumento giuridico i coniugi, quindi, danno vita ad un patrimonio autonomo e separato, costituito per garantire la stabilità economica della famiglia.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Contratto d'affitto di azienda

    L'affitto di azienda è un contratto con il quale un soggetto (locatore o concedente) consente a un terzo (affittuario) il diritto di utilizzare la propria azienda dietro il corrispettivo di un canone. 
    L'istituto è previsto dal codice civile all'art. 2562 che rinvia al precedente art. 2561 che disciplina l'usufrutto dell'azienda. 
    Pertanto sia all'affittuario che all'usufruttuario si applica la medesima disciplina. ?Il contratto di affitto può riguardare l'intera azienda, più aziende possedute dallo stesso imprenditore o un solo ramo dell'attività. Il codice prevede una serie di poteri-doveri in capo all'affittuario in maniera che questi abbia la libertà operativa per gestire l'impresa, ma nello stesso tempo tutela l'interesse del locatore affinché non sia menomata l'efficienza dell'azienda che dovrà ritornare a sua disposizione alla scadenza del contratto. 

    Pertanto l'affittuario:

    • deve operare sotto la ditta che contraddistingue l'azienda;
    • deve gestire l'azienda senza modificarne la destinazione e in modo da conservare l'efficienza dell'organizzazione e degli impianti, oltre alle normali dotazioni di scorte.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
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