Giovedì 20 febbraio 2020

Riduzione delle detrazioni fiscali e interventi di recupero del patrimonio edilizio o di riqualificazione energetica degli edifici: chiarimenti

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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L'Agenzia delle Entrate, in una risposta fornita sulla propria rivista telematica FiscoOggi, ha chiarito che la riduzione delle detrazioni fiscali prevista dal 2020 per i redditi superiori a 120.000 euro, introdotta dalla recente legge di bilancio, non riguarda le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, né quelle sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.

La riduzione della detrazione, infatti, riguarda esclusivamente gli oneri indicati nell'art. 15 del Dpr 917/1986, con esclusione delle spese sanitarie e degli interessi relativi ai prestiti e ai mutui agrari, all'acquisto e alla costruzione dell'abitazione principale.


Fonte: https://www.fiscooggi.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Costituzione fondo patrimoniale da parte dei coniugi

    Il fondo patrimoniale è disciplinato dagli artt. 167-171 del codice civile, che lo definisce come un complesso di beni determinati che realizzano un patrimonio di destinazione.

    Questo istituto è stato introdotto nell’ordinamento nazionale con la riforma del diritto di famiglia del 1975, L. 151, andando a sostituire il “patrimonio familiare”, che era disciplinato dall’art. 177 del codice civile.
    Esso può essere costituito da uno o da entrambe i coniugi, o da un terzo ed è destinato dal titolare a garantire e soddisfare i bisogni della famiglia.
    La soddisfazione di tali bisogni avviene attraverso i frutti, che derivano dall’impiego dei beni costituiti in fondo patrimoniale.
    Attraverso questo strumento giuridico i coniugi, quindi, danno vita ad un patrimonio autonomo e separato, costituito per garantire la stabilità economica della famiglia.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    Assegnazione Agevolata Immobili Società. Tassazione Soci 2025

    La legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità, per le società, di assegnare e/o cedere ai soci gli immobili non strumentali per destinazione (oltre ai beni mobili registrati).
    In particolare è prevista l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’8% (10,5% se le società sono risultate NON operative nei tre esercizi precedenti) sulla eventuale plusvalenza risultante dalla differenza tra il valore normale, in ipotesi di assegnazione, o il prezzo di cessione, in ipotesi di cessione, e il costo fiscalmente riconosciuto dei beni assegnati/ceduti, con la particolarità che in caso di assegnazione il valore normale per i beni immobili può essere, alternativamente al valore normale ex art. 9 del TUIR, assunto pari al “valore catastale” applicando alla rendita catastale i moltiplicatori previsti ai fini dell’imposta di registro. In caso di cessione il corrispettivo, se inferiore al valore normale, determinato alternativamente ex art. 9 TUIR o in base al “valore catastale”, dovrà essere computato in misura non inferiore al valore normale stesso.
    Altro vantaggio dell’operazione consiste nel fatto che, in caso di applicazione di imposta di registro proporzionale le aliquote applicate siano ridotte della metà.

    a cura di: Studio Meli e Studio Manuali
  • Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025: recupero patrimonio edilizio

    a cura di: AteneoWeb S.r.l.

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