Il 30 novembre scade il termine per il versamento della seconda rata del piano di Definizione agevolata delle cartelle.
Per mantenere i benefici della Definizione agevolata, introdotta dalla Legge n. 197/2022, è comunque prevista una tolleranza nel pagamento di 5 giorni, per cui il pagamento verrà considerato tempestivo se effettuato entro martedì 5 dicembre 2023.
Le rimanenti rate dovranno essere versate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.
In caso di mancato pagamento, o qualora il pagamento avvenisse oltre il termine ultimo o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa ed i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
I moduli di pagamento per effettuare il versamento sono allegati alla Comunicazione delle somme dovute, e sono anche disponibili in copia sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.
Inoltre, una copia della Comunicazione delle somme dovute, con il riepilogo del tuo piano e i moduli per il pagamento, è disponibile nell’area riservata, del sito dell'Agenzia Entrate.
Clicca qui per consultare le modalità di pagamento.
Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento
Due modelli di ricorso utili a eccepire la decadenza del potere impositivo e di riscossione dell’amministrazione finanziaria, nei casi di notifica tardiva di avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, anche alla luce della normativa emergenziale COVID-19.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
Il concordato preventivo biennale 2025-2026: lettera per il Cliente
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è uno strumento previsto dal Decreto Legislativo 13/2024 che permette a chi ha un’attività, come imprenditori, liberi professionisti o artigiani, per la quale si applicano gli Indici sintetici di affidabilità (ISA), di accordarsi in anticipo con il Fisco sull’importo delle tasse da pagare.
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