Con il Decreto Lavoro, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.103/2023, sono state introdotte misure in materia di sicurezza e salute nelle strutture scolastiche che prevedono una maggior tutela, a scuola e nelle esperienze di orientamento al lavoro, per studenti e docenti.
Il provvedimento prevede l'estensione della tutela assicurativa Inail a tutte le attività di insegnamento-apprendimento (precedentemente erano comprese solo le attività nei laboratori e nelle palestre).
Istituito anche un Fondo per l'indennizzo dei familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative e durante i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO), con una dotazione di 10 i milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro l'anno a partire dal 2024.
Il provvedimento prevede inoltre che le imprese iscritte nel registro nazionale per l'alternanza debbano integrare il documento di valutazione dei rischi con le misure e i dispositivi da adottare per gli studenti inseriti nei percorsi.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha affermato "Abbiamo voluto dare un segnale chiaro: fondamentale tutelare la salute e la sicurezza degli studenti e dei docenti, dentro gli ambienti scolastici così come durante la frequenza dei percorsi di alternanza scuola/lavoro. Tutti gli interventi in materia contenuti nel decreto-legge approvato il 1° maggio si concretizzano in azioni per garantire la loro sicurezza".
Contratto d'affitto di azienda
L'affitto di azienda è un contratto con il quale un soggetto (locatore o concedente) consente a un terzo (affittuario) il diritto di utilizzare la propria azienda dietro il corrispettivo di un canone.
L'istituto è previsto dal codice civile all'art. 2562 che rinvia al precedente art. 2561 che disciplina l'usufrutto dell'azienda.
Pertanto sia all'affittuario che all'usufruttuario si applica la medesima disciplina. ?Il contratto di affitto può riguardare l'intera azienda, più aziende possedute dallo stesso imprenditore o un solo ramo dell'attività. Il codice prevede una serie di poteri-doveri in capo all'affittuario in maniera che questi abbia la libertà operativa per gestire l'impresa, ma nello stesso tempo tutela l'interesse del locatore affinché non sia menomata l'efficienza dell'azienda che dovrà ritornare a sua disposizione alla scadenza del contratto.
Pertanto l'affittuario:
Atto dichiarativo di impresa familiare
L'art. 230 bis del codice civile costituisce una norma di chiusura in quanto regola i rapporti che si vengono ad instaurare tra titolare dell'impresa e suoi collaboratori - parenti e affini - quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto [quale prestazione di lavoro subordinato (art. 2094 del codice civile), società (art. 2251 del codice civile), associazione in partecipazione (art. 2549 del codice civile), o comunione di azienda (art. 177 del codice civile)].
Ad ogni modo, quando il rapporto tra familiari risulta inquadrabile nell'ambito dell'impresa familiare, la norma prevede che qualora i collaboratori prestino la loro attività di lavoro in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare, gli stessi hanno diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato, a partecipare:
Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
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