Martedì 3 novembre 2020

Lavoro agile nella Pubblica Amministrazione: pubblicato il Decreto con le misure per il periodo emergenziale

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato pubblicato il Decreto 19 ottobre 2020 della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della Funzione pubblica) con le misure per il lavoro agile nella pubblica amministrazione da adottare durante periodo emergenziale.

Il provvedimento, che si applica a tutte le amministrazioni indicate all'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, dispone che, fino al 31 dicembre 2020, per accedere al lavoro agile nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni non sia richiesto l'accordo individuale di cui alla L. n. 81/2017.

Cosa prevede il Decreto

  • ciascun dirigente deve organizzare, con immediatezza, il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile almeno con riferimento al 50% del personale preposto alle attività che possono essere svolte in questa modalità, favorendo la rotazione del personale, settimanalmente o plurisettimanalmente, al fine di assicurare un'equilibrata alternanza dell'attività in modalità agile e in presenza.
    In ogni caso, le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad assicurare le percentuali più elevate possibili di lavoro agile in considerazione dell'evolversi della situazione epidemiologica. Viene inoltre onfermato lo svolgimento delle riunioni in modalità a distanza, salvo l'esistenza di motivate ragioni;

  • l'amministrazione deve individuare fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita dei dipendenti, allo scopo di evitare la concentrazione nell'accesso al luogo di lavoro nella medesima fascia oraria;

  • deve essere adottata, in favore dei lavoratori fragili e dei lavoratori di cui all'art. 21 bis, commi 1 e 2, del Decreto Agosto, ogni soluzione utile ad assicurare lo svolgimento dell'attività in smart working, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento secondo i Contratti collettivi vigenti;

  • nei casi di quarantena con sorveglianza attiva o di isolamento domiciliare fiduciario, inclusi quelli di cui all'art. 21 bis, commi 1 e 2, del D.L. "Agosto", il lavoratore che non si trovi in condizione di malattia certificata è tenuto a svolgere la propria attività in modalità agile.

Fonte: https://www.lavoro.gov.it
DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Atto costitutivo di comitato

    I comitati sono organizzazioni di persone che, mediante la raccolta pubblica di fondi, intendono perseguire scopi d’interesse generale.
    La disciplina dei comitati è prevista dagli articoli 39 e seguenti del codice civile. La formula del comitato viene utilizzata qualora l’esigenza di perseguire fini di pubblica utilità sia avvertita da persone che non dispongono di mezzi patrimoniali adeguati. Costoro possono farsi promotori di una sottoscrizione pubblica e raccogliere, in questo modo, i fondi necessari per raggiungere lo scopo.
    L’articolo 39 del codice civile contiene alcuni esempi di comitati:

    • di soccorso o di beneficenza;
    • promotori di opere pubbliche;
    • monumenti;
    • esposizioni;
    • mostre;
    • festeggiamenti e simili.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Atto dichiarativo di impresa familiare

    L'art. 230 bis del codice civile costituisce una norma di chiusura in quanto regola i rapporti che si vengono ad instaurare tra titolare dell'impresa e suoi collaboratori - parenti e affini - quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto [quale prestazione di lavoro subordinato (art. 2094 del codice civile), società (art. 2251 del codice civile), associazione in partecipazione (art. 2549 del codice civile), o comunione di azienda (art. 177 del codice civile)].
     Ad ogni modo, quando il rapporto tra familiari risulta inquadrabile nell'ambito dell'impresa familiare, la norma prevede che qualora i collaboratori prestino la loro attività di lavoro in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare, gli stessi hanno diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato, a partecipare:

    • agli utili dell'impresa familiare;
    • ai beni acquistati con essa e agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis
  • Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento

    Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento

    Due modelli di ricorso utili a eccepire la decadenza del potere impositivo e di riscossione dell’amministrazione finanziaria, nei casi di notifica tardiva di avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, anche alla luce della normativa emergenziale COVID-19.

    a cura di: Dott. Attilio Romano
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