Con nota del 10 febbraio 2023 Cassa Forense ha comunicato il proprio via libera
alla possibilità di compensare i crediti per spese, diritti ed onorari dovuti dallo Stato per il gratuito patrocinio, con i contributi dovuti dagli avvocati alla Cassa a titolo di oneri previdenziali.
Tale compensazione, introdotta dalla Legge di bilancio 2023 (art.1, comma 860), prevede che i crediti siano ammessi alla compensazione con quanto da essi dovuto "per ogni imposta e tassa, compresa l'IVA e il pagamento dei contributi previdenziali mediante cessione, anche parziale, entro il limite massimo pari all'ammontare dei crediti stessi, aumentato dell'IVA e del contributo previdenziale per gli avvocati".
La modifica, spiega Cassa Forense, ha comportato l’aumento del fondo per la compensazione da 10 a 40 milioni, e consentirà di ridurre i tempi di pagamento dell'attività professionale e di snellire l'attività degli uffici giudiziari, esentati dai passaggi per il pagamento effettivo.
Come accedere alla compensazione
Per poter accedere alla compensazione nell’arco temporale che va dal 1 marzo al 30 aprile di ciascun anno, gli avvocati dovranno emettere fattura registrata su apposita piattaforma elettronica predisposta dal MEF, attraverso la quale potranno esercitare l’opzione di utilizzazione del credito in compensazione, certificando inoltre che gli stessi crediti siano stati liquidati dall’autorità giudiziaria con decreto di pagamento non opposto e che non siano stati nel frattempo pagati.
Tutti i dettagli sul sito di Cassa Forense.
Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026: versione Cloud
Il DM MEF del 28 aprile 2025 ha definito la metodologia in base alla quale l’Agenzia Entrate formulerà ai contribuenti potenzialmente interessati la proposta di concordato preventivo per il biennio 2025/2026 e che non hanno quindi già un’adesione in corso per il biennio 2024/2025.
E’ già disponibile anche il software “Il tuo ISA 2025 CPB”, che consente di effettuare i calcoli e di trasmettere sia i modelli relativi agli indici sintetici di affidabilità fiscale sia l’eventuale adesione della proposta di concordato preventivo biennale.
Abbiamo quindi pubblicato la nuova applicazione cloud per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale 2025-2026 da parte delle Persone Fisiche titolari di partita IVA individuale.
L'applicazione consente di simulare, una volta ricevuta la proposta dall’Agenzia Entrate, la convenienza di adesione, in termini di risparmio di imposte e di contributi previdenziali, in ragione delle previsioni di reddito per il prossimo biennio (2025 e 2026), anche in base a diversi scenari, per i seguenti casi:
Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025: contributi previdenziali e assistenziali
Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2025:crediti d'imposta
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